Emanuela Evangelista-helicopter-river-amazon forest

Emanuela Evangelista è stata insignita dal Presidente della Repubblica Mattarella della carica di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

L’alta onorificenza è stata comunicata oggi, 21 dicembre 2019 e motivata “per il suo costante impegno, in ambito internazionale, nella difesa ambientale, nella tutela delle popolazioni indigene e nel contrasto alla deforestazione”.

“Sono onorata e commossa per questo riconoscimento” ha dichiarato Emanuela. “Ne ricevo notizia proprio mentre mi trovo a Manaus, caotica capitale dello stato di Amazonas che esprime con le sue contraddizioni la sofferenza delle popolazioni native e insieme l’urgenza e la complessità delle soluzioni necessarie.

Agli abitanti della foresta va il mio primo pensiero e ringraziamento, senza di loro nessun lavoro di protezione dell’immenso patrimonio amazzonico sarebbe possibile. La comprensione delle loro esigenze è alla base del nostro lavoro, che offre loro alternative concrete per uno sviluppo in armonia con l’ambiente. La comprensione delle ragioni che muovono un Paese verso scelte che possiamo apparentemente non condividere è il primo passo di un dialogo costruttivo e necessario.

Credo che la difesa dell’ambiente sia uno strumento di lotta alla povertà e quindi uno strumento di pace nel mondo, per questo mi auguro che il conferimento di questa importante onorificenza possa portare sempre più attenzione al tema del futuro dell’Amazzonia e moltiplicare gli sforzi verso soluzioni comuni e possibili.”

Biologa e attivista ambientale, Emanuela Evangelista è membro della Species Survival Commission (SSC) dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), Presidente di Amazônia Milano Onlus  e Vice Presidente di Trentino Insieme, organizzazioni impegnate nella cooperazione internazionale, volta a favorire la conservazione della foresta e il contrasto all’esodo dei nativi, circa 1000 persone raccolte in 14 villaggi.

Insieme agli abitanti del fiume Jauaperi tra gli stati brasiliani di Amazonas e Roraima, le organizzazioni hanno realizzato progetti di sviluppo sostenibile e azioni in difesa del diritto alla salute e all’educazione. L’ecoturismo, ad esempio, è diventato fonte di reddito e lavoro per numerose famiglie, insieme alla raccolta sostenibile di frutti della foresta come la noce dell’Amazzonia e alla protezione delle tartarughe di fiume, minacciate di estinzione. La regione è stata recentemente riconosciuta come Parco Nazionale (Riserva Estrattiva del Basso Rio Branco e Rio Jauaperi), 600mila ettari di foresta tropicale protetta e designata all’uso sostenibile esclusivo dei nativi (circa 1000 persone raccolte in 14 villaggi). L’area, delle dimensioni del Trentino, va ad aggiungersi ad un importante corridoio di unità di conservazione e rappresenta un risultato nodale per la lotta al caos climatico.

Foto: Emiliano Mancuso